Si è fatta attendere per anni, ma finalmente la Giulia è tornata, ma non solo, perché anche Alfa Romeo è tornata, sulla retta via, quella della sportività senza fronzoli, del piacere di guida assoluto, della connessione tra asfalto e guidatore.
Difficile dire se Alfa ha centrato il bersaglio, ma di sicuro ha iniziato con il piede giusto, la nuova Giulia per il momento è soltanto Quadrifoglio, ossia il top di gamma, per scontrarsi con la concorrenza che è nel giro delle super berline da decenni. Nel mirino c’è la BMW M3, la Mercedes C63 AMG e alcune altre inseguitrici.
I numeri per farcela ci sono tutti, a partire dal telaio in lega leggera, alluminio e con parti in carbonio come il tetto. La trazione posteriore c’è, con un bilanciamento dei pesi 50/50 tra i due assi, arriverà anche la trazione integrale. Ma anche le sospensioni sembrano promettere bene, con un sistema Mutilink innovativo, pensato dagli ingegneri Alfa per la Quadrifoglio.
Il motore poi è del tutto inedito, anche se probabilmente deriva da quello montato sulla Maserati Ghibli, è un 3 litri V6 ovviamente turbo, capace di numeri davvero impressionanti, 510 cavalli e coppia da vendere. Lo 0-100 dovrebbe venir coperto in soli 3.9 secondi, ossia meglio delle dirette avversarie, ma si sa che sul dritto non si vincono le competizioni, sarà quindi necessario aspettare qualche vero test per dimostrare la bontà dinamica della nuova Giulia.
Il design è stato criticato da molti e osannato da altrettanti, ma anche qui risulta difficile valutare senza aver visto dal vivo. L’aggressività e la sportività comunque non sembrano mancare, con un frontale cattivo al punto giusto con Led e Xeno aggressivi e affilati che riprendono in parte lo stile Maserati, la fiancata risulta semplice ma efficace, con un cofano lungo per garantire una posizione arretrata del propulsore e di conseguenza un abitacolo arretrato che ricorda quello delle rivali trazione posteriore sopracitate. La coda mantiene uno stile elegante e sobrio, anche perché si tratta di una “World Car”, ossia una vettura che deve piacere un po’ in tutto il mondo. Un pelo di personalità in più si poteva osare, soprattutto al posteriore e all’interno ma aspettiamo sempre di vederla con i nostri occhi per giudicare.
L’interno non è stato svelato completamente da Alfa, forse perché anche un “work in progress”, o forse per non svelare tutto subito, in ogni caso la parola d’ordine dei designer Alfa sembra essere stata, semplicità ed eleganza, forse per evitare problemi di assemblaggio e scricchiolii fastidiosi che da tempo perseguitano i prodotti FCA. Il risultato è però positivo, c’è tutto, senza fronzoli, come sulle vere Alfa, forse manca anche qui la personalità, ma il posizionamento dello schermo centrale sembra originale e ben riuscito, con un piccolo cursore prima del cambio come su tutte le tedesche premium. Molto belle le bocchette del climatizzatore per i sedili posteriori e anche il volante che risulta finalmente moderno e in linea con le altre vetture premium.
Arriverà a metà 2016, speriamo che si faccia viva anche la versione per comuni mortali, con prezzi che si aggireranno sui 70000€, per rendersi allettanti agli acquirenti delle rivali tedesche. Non sappiamo se arriverà la versione station wagon, ma sarebbe davvero un peccato perdere una così grande fetta di acquirenti.